Sempre con il telefono in mano! Conferenza spettacolo di formazione

Mercoledì 1 ottobre 2025, presso l’Auditorium Pertini di Lecco, abbiamo preso parte alla conferenza-spettacolo promossa da ASST Lecco e portata in scena dalla compagnia teatrale I Prati, dal titolo Sempre con il telefono in mano!. Lo spettacolo prende ispirazione dal Teatro dell’Oppresso, metodo teatrale e pedagogico ideato dal regista brasiliano Augusto Boal a partire dagli anni ’60, che utilizza giochi ed esercizi per stimolare la riflessione su problematiche sociali.

Il tema è naturalmente l’uso pervasivo dei dispositivi digitali nella nostra quotidianità. Con ironia e arguzia, gli attori hanno ricreato scene vicine all’esperienza di ciascuno, mettendone in risalto gli aspetti critici con toni ironici e grotteschi. Alienazione, rumore costante, intrattenimento superficiale, isolamento e difficoltà a stare nel presente senza distrazioni: sono stati questi i nodi affrontati sul palco, e poi ripresi nel momento finale di teatro-forum, che ha permesso al pubblico di intervenire e partecipare attivamente alla costruzione della storia.

Oltre ai professionisti del settore della salute, in particolare della salute mentale, erano presenti anche alcune classi di adolescenti, che hanno portato in scena un punto di vista diverso, espressione della sensibilità della loro generazione.

L’iniziativa si inserisce all’interno di un progetto di formazione e prevenzione promosso da ASST Lecco, che coinvolge professionisti e cittadini sul tema degli IAD (Internet Addiction Disorders). Un argomento “caldo” per il territorio, che suscita grande partecipazione e su cui vale la pena continuare a lavorare insieme.

L’obiettivo, ancora una volta, non è stato demonizzare la tecnologia, ma riflettere insieme, come comunità, sui rischi e sui confini del digitale, senza dimenticare le opportunità che offre in termini di apprendimento, creatività e supporto reciproco. L’ago della bilancia, quando si parla di digitale, resta sempre la vita al di fuori dello schermo: la consapevolezza, la capacità di coltivare relazioni solide e non virtuali, e l’impegno a costruire una comunità attenta e solidale.